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DONNE VITTIME DELLA TRATTA – IL CASO DELLA NIGERIA


L’8 Marzo 2017 si è svolto a Castelnuovo Val di Cecina l’incontro DONNE VITTIME DELLA TRATTA – IL CASO DELLA NIGERIA organizzato dal COMITATO DI ACCOGLIENZA SOLIDALE.


Il Comitato, composto da volontari, nasce in risposta a un’accoglienza poco calorosa ricevuta da tre donne richiedenti asilo, inviate nel paese dal Prefetto. Dopo poco tempo però, le ragazze decidono di allontanarsi improvvisamente dopo aver raccontato ad alcuni volontari di voler raggiungere dei parenti in Germania. Da quel momento il comitato, oltre a dedicarsi alle ragazze arrivate successivamente, ha iniziato a fare ricerche sui flussi migratori provenienti dalla Nigeria, scoprendo una situazione drammatica di cui fino a quel momento non erano a conoscenza. L’idea di dedicare la manifestazione per la giornata della donna a tale argomento nasce così, con la voglia dei volontari del Comitato di approfondire queste tematiche e soprattutto condividerle con il resto della cittadinanza. L’evento si è aperto con la proiezione della puntata del programma di G.Lerner “Islam, Italia” dal titolo “A Casa loro” che permette allo spettatore di fare un viaggio, che dalla Nigeria arriva nelle comunità migranti delle città italiane, per riflettere sulle cause e sull’evoluzione del fenomeno migratorio che dal paese africano più popoloso porta all’Italia.


Segue l’intervento di DICA Onlus che, con il supporto di cartine e immagini, ha illustrato i percorsi, le modalità, i pericoli e le violenze affrontati da donne sempre più giovani, durante il lungo viaggio che dalle zone rurali del sud della Nigeria porta in Italia passando dalla Libia. Sono stati brevemente descritti i principali meccanismi alla base dello Smuggling e del Trafficking, per poi concludere con le criticità che, nonostante una normativa sulla protezione delle vittime di tratta fra le più avanzate a livello europeo, ostacolano l’identificazione delle vittime e il tempestivo ed efficace intervento da parte delle forze dell’ordine e delle organizzazioni italiane che lavorano sul campo. Interviene poi l’associazione contro la violenza sulle donne “Le Amiche di Mafalda” che hanno descritto senza mezzi termini il tipo di sfruttamento sessuale cui sono destinate molte di queste ragazze, ricordando che le reti dei trafficanti fioriscono grazie alla domanda di uomini italiani ed europei. Hanno infine spiegato come sia possibile, seppure molto difficile, aiutare queste donne ad uscire dal cerchio di violenza e sfruttamento in cui sono costrette dai trafficanti. Infine, il rappresentante dell’Ass. Il Chiassino, attraverso una digressione storica sulle violenze perpetrate nei confronti del genere femminile dai militari italiani durante il nefasto periodo “coloniale” in africa, ha portato una riflessione fortemente pertinente su quanto la percezione dell’altro e del diverso possa fornire il pretesto o la giustificazione per alcuni tipi di sfruttamento o violenza femminile. La manifestazione è stata seguita con grande interesse da un pubblico numeroso e particolarmente eterogeneo

Il Progetto ha durata di 12 mesi.


Sulla pagina FB di DICA ONLUS alcune foto delle attività in corso!

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