Il quinto evento del progetto Europe in Question (EIQ) si è svolto a La Valletta, Malta, dal 19 al 20 aprile 2018.
Il primo giorno di attività si è aperto con un meeting tecnico dei partner che si sono confrontati sull’andamento del progetto, ponendo le basi per i futuri incontri. In seguito, i rappresentanti di FOPSIM hanno presentato le attività e i progetti dell’associazione. Dopo aver presentato il ruolo e le funzioni di FOPSIM i partner ospitanti hanno dedicato un breve spazio alla descrizione dell’isola e delle sue peculiarità rispetto ai flussi migratori contemporanei. Malta infatti gode di una posizione strategica nel Mediterraneo, ed è da sempre stata oggetto di enormi flussi migratori, essendo, per la sua ricchezza, una meta appetibile per i migranti di tipo economico (provenienti soprattutto dall’Europa Orientale). Con la così detta “crisi dei rifugiati”,tuttavia, l’isola è stata interessata da un enorme afflusso di rifugiati, che l’hanno portata anche ad affrontare crisi diplomatiche con l’Italia e con l’Unione Europea. La presentazione è stata propedeutica agli interventi che si sono susseguiti durante l’intera giornata, che è stata infatti dedicata all’analisi delle problematiche e delle opportunità offerte dall’integrazione dei migranti sull’isola. La tematica è stata affrontata da vari punti di vista, in particolare quello istituzionale con la presentazione di Alexander Tortell, rappresentante del Ministero per gli affari europei e l’uguaglianza, che si è soffermato sulle iniziative intraprese dal governo per favorire un’effettiva integrazione dei migranti regolari a Malta. A seguire un approccio accademico, portato dal Professor Paul A. Bartolo dell’Università di Malta, il quale ha presentato le maggiori questioni riguardanti l’integrazione degli studenti stranieri all’interno delle scuole maltesi e la risposta civile ai conflitti interculturali. Infine, Andre’ Callus ha illustrato come la National Commission for the Promotion of Equality for men and women (NCPE) si occupi di ricevere istanze ed investigare su possibili casi di discriminazione dovuti all’appartenenza raziale, culturale o religiosa.
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